Elive 2.0 Topaz: rilasciata in versione definitiva

Elive 2.0 Topaz è stata rilasciata in versione definitiva dopo aver sfornato una marea di versioni di sviluppo. Elive è la distribuzione basata su Debian ed Enlightenment adatta per hardware non potente, cosa che nei netbook può trovare una collocazione ottima.

La notizia per gli utenti è che da questa versione è possibile scaricare la versione definitiva senza pagare come avveniva nelle versioni precedenti (ciò non toglie che se usate con soddisfazione la distro, fare una donazione agli autori, o segnalarne anomalie o consigli è sempre gradito).

Tra le caratteristiche di questa distribuzione segnaliamo:

  • Kernel 2.6.30.9
  • Supporto per più di 4GB di RAM anche per sistemi operativi a 32bit usando Kernel speciali
  • Compiz attivo di default

Il torrent da ben 689MB è disponibile a http://elive.leviathan-avc.com/stable/elive_2.0_Topaz_new-kernel_up001.iso

Le opzioni di boot fornite tramite Unetbootin su pen sono rimaste invarianti rispetto alle precedente versione ed erano ben 16 diverse: attualmente si tratta del maggior numero fornito da ogni distribuzione che abbiamo testato!

Il boot procede testuale come con la versione precedente, ma ci vengo poste molto domante, quali ad esempio se vogliamo configurare il Touchpad, cosa che porta il tempo di avvio a 2m e 25s, ovvero una decida di secondi in più!

Indubbiamento questo tempo di avvio è piuttosto alto (quasi il doppio di una distribuzione come Ubuntu con Gnome) ed è sicuramente il punto da tenere in considerazione per migliorare questo prodotto.

Un lato carino che si presenta mentre usiamo Elive è che Enlightenment, oltre ad avere il bellissimo effetto di desktop animato (cosa che allo stato attuale trovo solo su questo desktop manager), ha attivato anche il cambio automatico a rotazione dello sfondo.

Per il resto il desktop si presenta come precedentemente: barra inferiore centrale con applicazioni veloci, alcune sys tray sulla destra, ben 12 desktop virtuali attivabili in alto a destra e l’orologio analogico posto in alto al centro.

Ricordo che in Enlightenment il menu delle applicazioni si attivano col tasto destro del mouse sul vuoto dello schermo e che scorrendo a destra si può scorrere su sottomenu che sfociano fuori dallo schermo, come si vede in questo esempio (in cui il click era stato dato sul bordo sinistro).

Quanto ai programmi installati, questi sono rimasti pressochè quelli che avevamo già elencato, ovvero molto variegati per un uso normale del pc.

In conclusione consiglio a tutti di provare questa distro perchè se vi abituate al paradigma di funzionamento di Enlightenment ne rimarrete positivamente colpiti (certo però che poi bisogna giocare lo spareggio con OpenGeu, anch’esso basato su Enlightenment…)

4 Risposte a “Elive 2.0 Topaz: rilasciata in versione definitiva”

  1. Il cd “live” di Elive è gratuito, tuttavia, per installare la distro su PC è richiesto un “modulo” a pagamento, scaricabile dal sito. o ricevibile via mail, che contiene un “serial” legato al singolo computer. Il modulo abilita l’ installazione su un singolo PC. Non consente di cambiare PC, hard disk, nè di installare su una macchina virtuale senza acquistare un nuovo modulo.
    Personalmente, avrei anche volentieri pagato un prezzo ragionevole. Non condivido tuttavia la scelta del numero di serie “unico”. Non è infatti affatto garantito che l’ installazione funzioni sul mio PC (Con la beta, pur funzionando la “Live”, l’ installazione si inchiodava ). Dirò anche che mi ricorda troppo MicroFott…

    Mi sono scaricato la lista dei pacchetti con [dpkg -l |grep “ii”]. Forse non è troppo difficile mettere insieme qualcosa di praticabile….

    Saluti.

  2. Non ho pravato l’installazione, dato che l’ho utilizzata in modalità live.

    Di per sè da una immagine live si può ricavare una immagine da porre sull’hardisk andando a copiare i giusti file una volta che il sistema è in memoria e poi agire sugli script di inizializzazione del boot (bypassando quindi la loro procedura). Comunque se gli sviluppatori hanno scelto la strada dell’installazione sbloccabile solo a pagamento è giusto rispettare questa scelta, del resto l’utilizzo di un sistema in modalità live è comunque praticabile, nel caso in cui teniamo i nostri dati su una partizione dell’harddisk.

    Condivido con te che la scelta del seriale unico penalizzi l’utente, dato che magari solo aggiungendo un hardidsk si rischia di avere la copia non funzionante 🙁

  3. Non capisco, all’inizio della pagina c’è scritto che la distro è gratuita. Se non è così quanto costerebbe ?

  4. Il costo è di minimo 15$, poi uno offre quello che vuole eventualmente in più. Il costo viene dato per pagare il lavoro del sviluppatore che mette insieme la distro e la collauda. E’ gratuita nel senso che in modalità live può essere usata senza nessuna restrizione.

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