fsck: lo scandisk per Linux

Oggi mio cugino è passato da me col portatile in cui usa Ubuntu 10.04 perchè aveva un problema nell’avvio. Durante il caricamento, prima dell’avvio della modalità grafica veniva mostrato un breve messaggio di errore (nel filesystem), dopo di che lo schermo si posizionava su una console.

Guardare su /var/log/message non era di nessun aiuto per capire il problema, perchè il filesystem root viene di solito caricato in sola lettura in prima battuta e solo se tutto va bene viene montato in lettura/scrittura.

Si vedeva però l’origine del problema dall’ultimo salvataggio del giorno precedente: l’applicazione Skype aveva generato degli errori e subito dopo si sono verificate due segmentation fault nelle libc di sistema.

In questo caso bisognerebbe montare il filesystem della root in lettura/scrittura e poi eseguire il check del disco (con fsck), per assicurarsi che tutto sia ok. Esiste però una possibilità migliore per chi non è avvezzo ad eseguire questi comandi non semplici: in fase di boot si può scegliere la modalità rescue che Ubuntu mette di default tale opzioni: si tratta di aprire una console super utente con file system già caricato in lettura scrittura.

Appena si fa ciò, ci viene detto che il filesystem è corrotto e va riparato col comando fskc senza usare i parametri -p e -a. Eseguito il comando, si arrangia a far tutto, salvo dare conferma sulle riparazioni che sono necessario fare.

Inutile dire che prima di fare questo servirebbe avere un backup dei dati (copiando il possibile con un live cd di Linux, con file system montato in lettura), perchè qualcosa potrebbe andar male se il filesystem è molto corrotto, ma questo vale per tutti i sistemi operativi.

In ogni caso l’operazione si è conclusa positivamente 😉

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