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L’importanza degli alimentatori nei computer: da non sottovalutare!

13 Febbraio 2010

Hardware, Varie

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Comprare un computer ad  un centro commerciale è sempre un incognita perchè non si sa con certezza che componenti sono installati.
Certo, magari riusciamo a sapere il modello della cpu, della scheda video, forse anche della scheda madre, ma già sapere che ram monta andiamo su un tabù, per non parlare dell’alimentatore.

L’alimentatore è la parte più importante del computer, dato che da energia a tutto il sistema: un suo malfunzionamento può dare problemi a tutti i componenti. Ho visto decine di alimentatori montati su computer di marca (e per giunta ad uso aziendale) andare ko, sia per un piccolo sbalzo di tensione, che per un semplice utilizzo duraturo di 8 ore al giorno.

Sicuramente la maggior parte delle persone non usa molto il computer, per cui magari gli andrà sempre tutto bene con un alimentatore scadente, ma questo non pregiudica che si possono verificare problemi ugualmente.
Il mio alimentatore del primissimo pc, è morto semplicemente stando attaccato alla rete elettrica ma con computer spento!
E’ per questo che sto attento a quali alimentatori comperare, per salvaguardare il mio investimento 😉

Spesso si dice che più un alimentatore pesa e più e buono. Sebbene ciò non è matematico, lo è quasi sempre nella realtà: per raggiungere certi fattori di prestazioni servono molti più componenti di quelli che sovente si pensa.

Pensiamo che l’alimentatore contiene trasformatori, bobine, cavi, dissipatori, sistemi di raffreddamento che se vengono inseriti (già perchè taluni risparmiano omettendo certi parti di un alimentatore!) hanno il loro peso.

E oltre che peso hanno un certo costo. Certi condensatori per operare alle tensioni e potenze coinvolte in un alimentarore devono sottostare ad una certificazione e possedere una capacità che si realizza solo con componenti costosi. Però anche qui c’è chi risparmia e ci pone un condensatore scadente che, oltre ad essere fuori legge, è pure inadeguato a supportare il carico di lavoro, per cui finirà col cedere primo o poi . Oppure non vegono implementati certi filtri richiesti dalle normative sugli apparati elettrici. E via dicendo…

E’ per questo che compero alimentatori che per una potenza di 550W (ad esempio) hanno un costo da 85 a 120 euro. Sotto di questo non li prendo in considerazione! La scelta va poi su quanta efficienza voglio che abbia l’alimentatore in virtù del carico massimo che andrò ad inserire.

Per il PC attuale che ha un consumo sui 200/250W massimi ho un alimentatore da 450W con efficenza certificata del 75% (circa del 80% alla potenza attualmente utilizzata), ma presto metterò un alimentatore da 650W con efficenza certificata dell’80% (circa l’85% di efficenza alla potenza a cui andrà poi a lavorare). E questi alimentatori da soli pesano più del mio case con scheda madre, processore e dissipatore incluso!

A proposito di case…sto per comperarne uno economico (32 euro, ma robusto avendo 6KG di materiale) per un pc da lavoro senza pretese (altrimenti avrei optato per case dai 80-100 euro che avessero certe caratteristiche estetiche e tecniche molto più spinte). Ebbene per 2 euro in meno trovo un case con le stesse caratteristiche di quello che andrò ad acquistare ma che ha un al suo interno un alimentatore da 500W! Ma che razza di alimentatore può essere questo????

Per concludere vi lascio ad alcune ulteriori riflessioni:

  • Primo: se su di un vostro alimentatore dovesse saltare il fusibile buttalo via e non riparatelo: il fusibile salta per impedire che la rottura (già avvenuta) del trasformatore danneggi la rete elettrica e i componenti del pc, ed evitare che lo stesso si incendi!
  • Secondo: mai aprire un alimentatore! Se proprio lo dovete fare ricordate che, anche se staccato dalla alimentazione da diverso tempo, al suo interno i condenstori possono ancora aver immagazzinato tensione molto pericolose!
  • Terzo: gli alimentatori con le certificazioni di efficienza elevata hanno quasi sempre 5 anni di garanzia (e a volte anche di 7). Se un produttore garantisce un tempo così lungo per un componente del genere significa che statisticamente sono quasi indistruttibili 🙂

Potete farvi una idea tecnica di come funziona un alimentatore visitando queste bellissime pagine: http://www.elma.it/TESTO/ali/00_aliPC_index.htm

Ah, rimane il problema dei portatili e dei nostri netbook. Anche qui l’alimentatore ha il suo peso (ne ho visti parecchi con la plastica che si cola per il calore generato da diversi notebook), però qui non abbiamo alternativa 🙁
L’unica speranza è che il costruttore abbia inserito un alimentatore serio e che ci dia una garanzia di durata (in virtu, ad esempio della bassa potenza assorbita dall’eeepc, possiamo sperare che il piccolo alimentatore sia perfettamente dimensionato).

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6 Responses to “L’importanza degli alimentatori nei computer: da non sottovalutare!”

  1. Gianluigi Caputo Says:

    Ciao, ho trovato il post molto interessante spesso le persone fanno poco caso a questi particolari “tecnici” speriamo che aiuti qualcuno a fare scelte oculate. se ti interessa ne ho parlato qui :
    http://ubutile.blogspot.com/2009/12/quanta-ppotenza-per-il-pc-fisso.html
    ciao e grazie

  2. ice00 Says:

    Ottimo link, grazie.

  3. cianoz Says:

    Il post può anche essere interessante ma definire l’alimentatore la parte più importante del PC è una affermazione del tutto personale e non condivisibile. Inoltre dire che hai visto DECINE di alimentatori (di PC aziendali per giunta) andare KO per sbalzi di corrente o per 8 ore di uso continuato è una affermazione azzardata e poco credibile (quanti PC hai tenuto in osservazione nella tua vita? centinaia? migliaia?)
    Io gestisco una rete di PC da circa 10 anni, attualmente composta da circa 50 macchine, tra server e client, ovviamente sostituite nel tempo e la maggior parte sta accesa ben più di 8 ore. Beh, mi saranno capitati in tutto forse 2 casi di guasti di alimentatore.
    Bene fare cultura informatica, ma non usiamo questi toni assoluti dicendo cose esagerate solo per dare enfasi a quel che si dice.
    Saluti

  4. ice00 Says:

    Per la mia esperienza: rete aziendale con 100 pc da 8 anni (con server in cluster con storage su SAN a GB fin dal 2002 e ora server virtualizzati, con PC che sono passati dai AMD K2/Pentium III agli attual Xeon e Dual Core. I PIII sono stati dismessi l’anno scorso). Ogni estate c’è da 1 a due alimentatori che saltano (appena arriva il caldo o l’enel ci da sbalzi di tensione, visto che l’area industriale in cui si trova l’azienda sembra tartassata sotto questo aspetto sopratutto d’estate – e penso sia per il consumo aumentato di corrente per i condizionatori nella zona). Solo una piccola parte dei pc aveva il gruppo di continuità (da quest’anno per fortuna lo sono tutti). Solitamente ogni 2 anni circa il pc viene smontato e soffiato per togliere la polvere (in concomitanza al fatto che il pc passa ad altri per rinnovo a macchine più performanti).

    Tipicamente avviene che la persona di turno ti chiama allarmato dicendo che c’è puzza di bruciato che esce dal pc (così si scopre l’alimentatore con ventola che ha smesso di funzionare e sulla carcassa ci sono macchie più scure – tipo di bruciato). Guardando la ventola montanta nell’alimentatore sembra che essa sia da 90mm, massimo 100mm, per cui viene un piccolo sospetto che la stessa fosse insufficiente a garantire il flusso d’aria per il raffreddamento, visto il regime di rotazione normale delle palette).

    In altri casi abbiamo problemi sempre dovuti all’alimentatore che sembrano assurdi. Negli ultimi pc nuovi dati al commerciale (tralascio la marca…) capitava che quando saltava la corrente, al successivo arrivo della stessa, il pc non partisse più. Nessun segnale di tensione arrivava alla piastra madre (il cui c’è un led solitamente acceso quando arriva la tensione). Togliendo l’alimentazione all’alimentatore e aspettando che si scarichino i condensatori non risolveva la cosa in tempi ragionevoli – non si può far aspettare 45 minuti dei dipendenti perchè il pc non parte; l’unica soluzione era si staccare il cavo che alimenta la scheda madre e mandare in on l’alimentatore (quindi bisogna togliere il pc dallo scomparto della scrivanie, ecc). Riattaccato il cavo, il pc ripartiva. Forse può essere che è colpa della scheda madre, fatto sta che per prova abbiamo messo su di una di queste machine un alimentatore di quelli “seri” che teniamo di scorta e, mentre le altre macchine continuavano ad avere lo stesso problema, questa ripartiva sempre (per fortuna ora con i gruoppi di continuità queste problematiche sono sparite 🙂 )

    In altri casi l’untente semplicemente diceva che ha acceso il pc e ha sentito un strano rumore dallo stesso e lo schermo è rimasto nero (l’alimentatore era saltato durante la fase di accensione forse dovuto allo spunto iniziale), o nei rimanenti casi, dopo uno sbalzo di tensione il pc non è più ripartito (ma qui non era come nei casi descritti precedentemente, proprio non è più ripartito).

    Il fatto che consideri l’alimentatore il più importante e sicuramente una considerazione personale e nasce dall’evidenza che da esso dipendono tutti gli altri componenti (dato che ognuno utilizza una tensione e corrente): per assurdo un malfunzionamento dell’alimentatore potebbe danneggiare tutti i componenti che vi sono attaccati. Da 10/15 euro di un alimentatore economico dipendono spesso componenti che hanno un costo in totale di 50 volte tanto.

    In ogni caso lo spazio per i commenti serve proprio per avere altre opinioni ed esperienze, quindi ottimo sapere che c’è chi non ha tutti questi problemi in ambito aziendale 🙂

  5. Guido Says:

    Ho questa esperienza. Accendendo il notebook la mattina si verificava sempre più spesso quanto segue: spia alimentazione e pulsante accesi, rumorino lieve del lettore cd-dvd, schermo nero.
    Dopo diversi tentativi (tutti inutili) ho sperimentato con successo quanto segue: staccare di sera il cavo di alimentazione collegato alla rete elettrica, accendere la mattina il notebook, ricollegare la presa alla rete.

  6. ice00 Says:

    Nei notebook a volte ciò è dovuto alla batteria ormai esausta come cicli di carica se usata assieme con la presa elettrica.

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