Tempo fa avevamo visto Vixta, una distribuzione Linux che mimava l’apparenza di Windows Vista. Tale progetto ha una controparte ancora ospitata su Sourceforge che si chiama Xange (http://xange.sourceforge.net/) ed è sempre basata su Fedora e KDE.
La distribuzione viene fornita in queste 3 varianti:
- Open Xange CD: solo software open source presente
- Xange CD: versione anche con software non open source
- Xange DVD: la versione più completa
L’ISO da 691MB può essere scaricata da: http://dfn.dl.sourceforge.net/project/xange/Xange%202010-Beta/en_US/xange.sf.net.cd.en.i386.iso
Le opzioni di Boot (fornite sempre tramite Unetbootin su pen) sono:
- Dafault
- xange.sf.net
- Verify and Boot xange.sf.net
- Boot
- Verify and Boot
- Boot from local drive
Il caricamento avviene con modalità barra inferiore con avanzamento a 3 indicatori tipico di Fedora: infatti si vede anche che rimane scritto sulla destra che il tutto si basa su Fedora 11. Dopo 30 secondi inizia il caricamento del desktop: a 1:03 la distribuzione è pronta.
Riconosciamo subito KDE 4 attivo: c’è il plasmoide per le icone in semitrasparenza posto sulla sinistra, il plasmoide con l’orologio analogico, un plasmoide con le news RSS e una barra inferiore sempre in semitrasparenza.
La barra contiene:
- Tasto start per le applicazioni
- Firefox
- Home
- Pulsante per applicazioni rapide
- 4 desktop virtuali
- Dispositivi USB inseriti
- Stato rete
- Schermo
- Appunti
- Informazioni
- Stato alimentazione
- Orologio
Il menu di avvio è configurato per utilizzare Kickoff, mentre tute le finestre diventano semitrasparenti se trascinate sul desktop.
L’altra modalità attivabile è chiamata Xange 3D e non è altro che l’attivazione degli effetti 3D (come il cubo che ruota): purtroppo l’applicazione è morta appena attivata, anche se poi ha continuato a funzionare perfettamente appena ricaricata.
I programmi installati sono:
- Gwenview (visualizzatore immagini)
- Okular (visualizzatori docuemnti)
- KGet (download manager)
- Konqueror (browser web)
- Kopete (chat)
- KRDC/KRFB (desktop remoto)
- Cheese (Webcam)
- Kaffeine (lettore multimediale)
- VLC (media player)
- OpenOffice
- firefox (browser web)
Indubbiamente i programmi installati non sono molti, quindi converrebbe optare per la versione in DVD. Per il resto, aldilà delle impostazioni predefinite per KDE, la distribuzione rimane pressocè una Fedora ed in queso caso era più opportuno aspettarci che fosse totalmente basata su Fedora 12 invece che 11 🙁
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12 Gennaio 2010 at 18:55
Penso che un motivo per cui la scelta sia ricaduta su Fedora 11 sia la questione schede video: in Fedora 11 + RPMFusion c’è la possibilità di installare i driver nVidia da repository, non so per sk video ATI/AMD.
Questa potrebbe anche non essere una possibile motivazione… Ma io sono rimasto a Fedora 11 per questo motivo, i driver open per le schede video non sono ancora paragonabili alle controparti close source.
12 Gennaio 2010 at 19:21
Si potrebbe proprio essere 😉
I driver ATI non vanno (ne 2D ne 3D) su Fedora 12 mentre funzionano sulla 11 sia in 2D che 3D (ho già mandato diverse segnalazioni ad ATI. A tal proposito chiunque sia interessato può visionare questa segnalazione http://ati.cchtml.com/show_bug.cgi?id=1696 o votare per il bug http://ati.cchtml.com/votes.cgi?action=show_user&bug_id=1696&1696=100#vote_1696, oppure partecipare al sondaggio di ATI http://www.amdsurveys.com/se.ashx?s=5A1E27D23CFE9B36 per manifestare i problemi coi driver).
Per Nvidia sembrerebbe dai commenti sui forum di Fedora che sulla 12 funzionano anche se c’è un lavoro a mano di configurazione per attivarli da effettuare. Io ho appena installato una scheda NVIDIA secondaria per il calcolo con CUDA per BOINC, ma al momento i driver NVidia non sono correttamente caricati in Fedora 12, nonostante il lavoro manuale di configurazione 🙁