Dopo l’annuncio di giorni fa, eccoci finalmente a provare Ubuntu 9.10 Karmik Koala.
Le novità introdotte da questa release le possiamo trovare qui: http://digilinux.altervista.org/articoli/ubuntu9_10KarmikKoala.html
In breve:
- Il bootloaded Grub2 al posto di Grub
- UpStart sostituisce init per avere un boot più veloce
- Gnome 2.2.8
- Rimosso il cline chat Pidgin a favore di Emphaty
- Migliore supporto a dispositivi Bluetooth
- DeviceKit sostituisce HAL per la configurazione delle periferiche
- Il filesystem EXT4 supportato pienamente
L’iso da 690MB è disponibile tramite torrent a: http://releases.ubuntu.com/9.10/ubuntu-9.10-desktop-i386.iso.torrent
Le opzioni di boot (ottenute tramite Unetbootin da pen drive) sono minime:
- Default
- Help
- oem=OEM install (for manufactures)
Il boot è grafico con logo (con luce pulsante) di Ubuntu al centro, ma nessuna barra di avanzamento. Dopo 1m e 5s appare il caricamento desktop e a 1m 23s l’ambiente Gnome è pronto.
Per paragone, Eeebuntu 3.0 (basato sulla precedente versione di Ubuntu) faceva il boot in 1m e 40s, pertanto c’è un ottimo miglioramento nei tempi di caricamento.
Lo sfondo ha le tipiche tonalità giallo/marroni che caratterizzano Ubuntu, mentre solo 4 icone molto grandi sono visibile nel desktop.
Le barre configurate di Gnome sono due. La superiore contiene:
- Tasto applicazioni
- Tasto places
- Tasto system
- Collegamento a Firefox
- Collegamento all’Help
- Stato rete
- Stato mixer audio
- Stato bluetooth
- Collegamento a mail
- Calendario/ora
- Pulsante spegnimento
La barra inferiore contiene:
- Tasto mostra desktop
- Applicazioni aperte
- Selezione 2 desktop virtuali
- Cestino
Notiamo come le dimensioni delle barre siano già adeguate per l’utilizzo sul nostro eeepc, come pure i menù risultano pienamente leggibili e con icone gradevoli.
Una cosa molto carina è il sistema di notifica degli eventi, che compare come un messaggio nella parte alta a destra dello schermo.
Per quanto riguarda il nostro portatile, Ubuntu supporta pienamente i tasti dell’eeepc, senza necessità di installare programmi addizionali.
Ciò che traspare da questa distribuzione è la reattività che dimostra: i menu si aprono agevolmente, mentre anche i programmi sono veloci ad aprirsi (Openoffice si avvia veramente in un lampo).
Vediamo i programmi installati (che coprono ogni aspetto):
- gedit (editor testo)
- CD/DVD creator/Brasero (masterizzatore)
- Tomboy (notes)
- Giochi Gnome
- F-Spot (gestore foto)
- GIMP (programma grafico)
- OpeOffice (suite office)
- XSane (scanner)
- Emphathy (client chat)
- Evolution (client mail)
- Firefox (browser web)
- Remote Desktop View/Terminal Server
- Transmission (client bittorrent)
- Totem Movie Player (client multimediale)
- Rhythmbox (player audio)
L’impressione è pienamente positiva per questa distribuzione e l’ambiente Gnome si comporta benissimo: chissa allora cosa si inventerà Eeebuntu per tentare di essere superiore ad Ubuntu, visto che questa già viaggia magnificamente sull’eeepc.
Purtroppo la release finale è stata rilasciata senza risolvere una fastidiosa regressione , presente nel kernel 2.6.31-12 (attualmente siamo al 2.6.31-15) , che non rende utilizzabili le “chiavette internet” Huawei 169 e 220 (il device viene montato come cdrom https://bugs.launchpad.net/ubuntu/+source/linux/+bug/446146).
Forse un po’ piu’ di calma nel rilascio finale avrebbe prodotto risultati migliori
Grazie dell’informazione.
Bisognerebbe vedere se almeno ora il Kernel è stato aggiornato nei repository (quando ho provato Ubuntu Netbook Remix ancora non c’erano aggiornamenti di Kernel).
Con Fedora 12 ho già installato due aggiornamenti del Kernel dalla data di rilascio.