Windows vs Linux

Parliamo un pò di sistemi operativi, filosofie di sviluppo, monopolio, legalità e concetti simili, lasciano per un momento un pò a margine il nostro eeepc.

Sembra sempre una guerra quando si trovano di fronte i sostenitori di Windows, di Linux, di Mac OS X, *BSD, ecc, ognuno a decantare le lodi del proprio sistema operativo e i difetti dell’altro.

Anche su questo blog avrete visto come vi descrivo sempre le doti di Linux a scapito di Windows. Ma lo faccio dopo aver provato ad usare entrambi i sistemi e non per sentito dire. E già questo è un punto importante.

Ma Linux è soprattutto possibilità di scelta e io ho scelto da tempo di usare l’interfaccia grafica KDE e ne mostro sempre i pregi e i difetti (vedi orribile modalità kickoff implementata come scelta principale in KDE 4).

Non per questo non provo le altre possibili scelte, come l’utilizzo di Gnome, XFCE, ecc e dalle recensioni che ho presentato sul sito avete potuto notare come, ad esempio, ho ammesso che Gnome è veramente ottimo (ad esempio su Eeebuntu).

Non per questo rinuncio ad utilizzare KDE. E’ una mia scelta, che può andar oltre a motivi tecnici, ma sono puramente pratici o filosofici.
Pertanto se le persone preferiscono utilizzare Windows (supponendo che abbiano provato anche altre alternative) non posso dire niente. O quasi… La licenza che usano è stata comprata regolarmente? @_@

Beh, se compri il pc è ovvio che si paga anche la licenza: ottenere il rimborso della licenza di Windows su un pc acquistato se vogliamo avere solo Linux è un calvario.  :-@

Si, vero, peccato che magari installata c’è la licenza Home e poi invece uno si installa la licenza Professional craccata. 0_0

Beh, in questo caso già qui si può storce il naso. Ma facciamo finta che la licenza sia originale. 😎

Bene l’utente usa Windows ed è soddisfatto. Allora è il caso di installarci qualche programma, perchè dentro Windows non ci trovate poco più di niente installato: anche il notepad presente è antiquato da far paura. :-/

Nessun problema, basta scaricarci Openoffice, Gimp, Inkscape, Scribus, Blender, OpenProject, QCad, tanto per citare qualche programma open source.
No, non si può.

Open Office non ha la funzione di ordinamento per colore come Office 2007, Gimp ha un’interfaccia utente da paura, vuoi mettere invece Photoshop! 3D-studio è più trendy di Blender e Inkscape e poi se non usi Autocad sei out:che te ne fai di QCad? 0_0

Potrei obbiettare che all’interfaccia di Gimp ci si abitua presto: no, le persone non hanno tempo di mettersi ad imparare qualcosa di nuovo, devono utilizzare quello che conoscono.

Potrei obbiettare che la funzione in più di Office la si supera utilizzando in altra maniera alcune delle altre funzioni presenti: solita storia, non si può perdere tempo ad incasinarsi con più funzioni quando ne bastava una. :-@

E poi loro rincarano la dose: Autocad è 3D, che me ne faccio di QCad che è solo 2D (penso che magari per quello che può servirti un cad, il 2D basta e avanza, ma me lo tengo per me)?.

Vabbè ci rinuncio, giustamente il tempo è denaro pertanto se uno preferisce spenderli per comprarsi le licenze d’uso invece di dedicare del tempo all’apprendimento, è pur sempre una scelta. 🙂

Dunque vediamo: Autocad 5000 euro di listino, Office Professional (giustamente è meglio avere anche l’access dentro) 300 euro se OEM, penso il doppio se non OEM. Photoshop 1000 euro. Project 700 euro, …
No frena ma che sei matto? Vuoi che io spenda 10.000 euro di software? lo scarico da internet e lo cracco, mica son scemo! Devo lavorare minimo 1 anno per mettere da parte tutti soldi.  0_0

A questo punto se uno ancora mi dice che Windows è il sistema migliore e che soddisfa tutte le sue esigenze…ma si è comportato esattamente nel modo descritto sopra…beh, semplicemente lo trovo disgustoso dato che tutto è altamente illegale. :-@ x_x

Si dice che a camminare col zoppo, poi uno impara a zoppicare. In questo caso le pratiche monopoliste di Microsoft altamenti illegali potrebbero indurre l’utente a pensare di essere nella legalità se cracca il software.
Microsoft ha iniziato la sua campagna contro i concorrenti in modo illegale ancora ai tempi dell‘MS-Dos contro il DR-Dos che era nettamente superiore tecnicamente al prodotto di Microsoft: ed eravamo negli anni 90, figuriamoci ad oggi di cosa è stata capace. @_@

Ma questo non toglie il problema: chi sviluppa software e ne chiede il pagamento della licenza di utilizzo ha il diritto di essere pagato, sia moralmente che legalmente dal suo utilizzatore. 😉

Questo però non ci vieta di utilizzare software libero invece che di proprietario: open source invece che closed source. Utilizzare software in cui la licenza dice che siamo liberi di copiare, copiare e ancora copiare il software dove vogliamo. Non serve craccare, siamo autorizzati a copialo e utilizzarlo. :-O

Tutte le persone che usano Windows ma non pagano le licenze del software che utilizzano, dovrebbero quantomeno iniziare ad utilizzare il software open source su Windows. 😉

Ad essere nelle legalità e quindi apprezzare le alternative di scelta (non esiste solo OpenOffice per sostituire Word, ma anche Abiword, ad esempio).
Se succedesse questo molte persone comincerebbero a ricredersi sulle reali potenzialità di Windows contro Linux o i vari BSD ad esempio.

Sareste abituati ad usare lo stesso programma (ad esempio Gimp e OpenOffce) su sistemi operativi differenti e a quel punto magari uno si accorgerebbe che quello che riteneva un sistema operativo formidabile (Windows) in realtà fà buchi da ogni parte nei confronti di altri sistemi operativi (considernado poi che Windows costa e quindi uno si aspetta un certo valore di ciò che usa).
Che teconologie reclamizzate come innovazione erano presenti da anni su altri sistemi operativi. :-O

Ad esempio mi chiedo come computer comperati 2 anni fa a lavoro con Windows XP fossero venduti dalla Acer su partizioni con FAT32 invece di NTFS. Già NTFS non è il massimo come file system, infatti Vista doveva avere il WinFS che era più innovativo (ma non ce n’è più stata traccia), ma utilizzare ancora la FAT32 è pazzesco!!

Quindi Windows soffre sempre di frammentazione del disco, cosa che su altri sistemi operativi sono 10 anni che è limitata di parecchio, tanto da non servire l’utilizzo della deframmentazione (per inciso leggendo tempo fa nelle caratteristiche dei filestem si fa notare che sono due i tipi di frammentazioni presenti su un filessytem: ma una diventa praticamente eliminata, mentre l’altra è contenuta sempre a livelli molto bassi tipo max 5%)

Pensiamo poi (fornendo un altro esempio) ai link simbolici presentati su Vista, anch’essi presenti da un decennio sui sistemi Unix. E la lista può andare avanti ad oltranza. 🙁

Ma adesso comincio ad addentrarmi troppo in dettagli tecnici e poi allora scopriremo, ad esempio, che qualsiasi idiota potrebbe realizzare un driver per Linux in soli due giorni dopo aver letto un libro sui driver, cosa non possibile su Windows (sono parole stesse della Microsoft) e che i cambiamenti dell’ABI nel Kernel servono per migliorare il sistema: portarsi dietro errori ed inefficienze solo per retrocompatibilità non ha senso..
Perciò torniamo ad un livello più soft. 🙂

So per esperienza che per chi proviene da una mentalità closed basata su anni di imprinting è difficile poi considerare valide le alternative open source. Del reasto essendo gratis saranno pure scarse, o no?

Creare una distribuzione Linux come Fedora costerebbe l’equivalente di 10,8 miliardi di dollari (http://www.linuxfoundation.org/publications/estimatinglinux.php) nel caso una azienda decidesse di partire da zero e crearsi l’anti Windows per fare concorrenza a Bill Gates.

Quindi il software open source ha un valore intrinseco che trascende il semplice valore di vendita.

Ehi, aspetta, ho letto che nel rilascio di KDE 3.2 sono stati corretti 10.000 bug rispetto la versione precedente, questo significa che le applicazioni open source sono degli autentici cola brodo!! 0_0

Calma, calma.

Ogni software contiene bug e la cosa migliore che esista è il fatto che essi vengano individuati e corretti. Risolvere 10.000 bug significa aver risolto tutte le anomalie da piccolissime a gravi che tutti gli utenti hanno segnalato. Cosa che nel mondo closed non avviene.

Nel mondo closed, solo se le segnalazioni su un specifico problema sono fornite da centinaia di persone vengono prese in considerazione, altrimenti finiscono direttamente nel cestino: che senso ha mettere li un programmatore che stia ore a cercare di correggere un baco che si è manifestato ad una solo una persona? Assurdo. :-S

E’ per questo che io mi ritrovo a lavoro ad avere persone che mi chiamano per dirmi che Word ha eseguito una operazione non valida e ha terminato il programma (perdendo il loro lavoro). Ma con quello che costa Word, com’è possibile che anche dopo una marea di service pack ancora vada in crash?

Si tratta di differenza di visione.

Personalmente ho ritardato il rilascio di un mio programma open source (che potete trovare presente in qualche distribuzione Linux) di ben 6 mesi per stanare un segmentation fault che si verificava raramente alla chiusura dell’applicazione.
Ma chi me lo ha fatto fare? Non era più semplice rilasciare il programma e lasciare che qualche utente si ritrovasse un messaggio di errore ogni tanto?
No, non lo è ed è questo motivo che il software open source è particolarmente potente.

Sperando che un pizzico si stimolo ad utilizzare software open source vi sia arrivato da tutto questo lungo discorso, se inziate ad usarlo pensate di contribuire ad esso in una di queste forme:

  • donazione per sostenere il progetto
  • contribuire al codice o documentazione
  • segnalare errori e anomalie

altrimenti avete tutto il mio rispetto se continuate ad usare Windows e i relativi programmi quando avete pagato il dovuto per questo. 😉

Questo post è molto lungo e provocatorio (del resto e scritto anche in forma particolare e pieno di emoticons), ma stavamo parlando di legalità oltre che funzionalità!

A voi la parola….io intanto rimango sul software open source… 😉

6 Risposte a “Windows vs Linux”

  1. Grazie.

    Approfitto anche per rispondere a chi mi ha chiesto se prima di scoprire il mondo Open Source usavo software proprietario pirata o legale.
    Per quanto riguarda il mondo Office, ho sempre utilizzato la suite Work, regolarmente pagata con l’acquisto del sistema operativo (MS-Dos 3.3), mentre per la programmazione mi ero comperato il pacchetto Turbo Pascal 6.0 in versione Professional (nel 89 o giù di lì) costato qualcosa tra i 100 e 150 euro (non ricordo la cifra esatta): il che a quei anni e per uno studente era una cifra considerevole.
    Ma ho sempre ritenuto che era giusto utilizzare softwere legale.

    Per fortuna diciamo anche che mi avevano dato ben 10 manuali col programma, che ne spiegava ogni aspetto, dal tecnico al banale, mentre oggi non ti danno nemmeno un libricino sul software originale (motivo in più per apprezzare il software open): Autodesk Inventor Suite 2010 non contiene uno straccio di manuale (anche se la scatola con cui è arrivata ha lo spazio predisposto per ospitarne uno) e costa 5000 euro, mentre eventuali manuale su CD sono solo per installazione o poco altro.

    Per il resto ho poi utilizzato altre utility, per lo più shareware o freeware (abbastanza in voga a quei tempi), mentre con l’arrivo di Windows 95 sul pc successivo, sono passato totalmente a Linux prima ancora prima che finisse il tempo demo concesso ai programmi proprietari che erano attivati per qualche mese in prova 😉

  2. Anch’io prima di passare a linux ho sempre preferito software legale,anche se qualche volta ho sgarrato un pò scaricando qualcosa. Ho cominciato con un 386 con DrDos,poi ci avevo provato il win 3.1,ma subito dopo ho cambiato rotta installandoci Linux.

  3. ciao a tutti sono un ragazzo di 17 anni e come molti uso windows………..dopo aver letto questo articolo mi sono accorto che sono uno stupido a scaricare tonnellare di file illegale che poi non comprerò mai! Però credo che la colpa sia anche di microsoft che rende a pagamento il 99% delle sue applicazioni….e questo non mi sembra giusto. Comunque non credo che il software microsoft venga comprato unicamente per la sua facilità di uso (solo se uno è al passo con la tecnologia altrimento consiglio vivamente mac!!). Anzi mi correggo, non credo venga comprato per l’uso ma per i programmi che sono tantissimi, ma oltre a essi basti pensare ai giochi per pc che su linux o mac nn fungono sempre!! Come già detto mi sento stupido a vado fiero di una cosa..almeno i giochi una volta scaricati se fungono bene li compro altrimenti li disinstallo perchè il non avere un cd originale mi dà fastidio!

  4. Riguardo ai giochi, se uno ha la pazienza di aspettare un pò dopo l’uscita di un titolo, al mercato dell’usato riescie a comprarselo a meno di metà prezzo dell’originale e visto il costo elevato che normalmente hanno, questo è un bel risparmio.

    Su Linux ci sono parecchi giochi nativi ottimi, ma ovviamente questo è solo una minima percentuale dei giochi prodotti per PC. Per gli altri che girano solo su Windows si può ricorrere a CrossOver Games, che grazie a una versione migliorata di Wine permette di giocare a molti titoli. Il programma ha un costo basso e permette di provarlo prima di acquistarlo. Inoltre tempo fa aveva lasciato un giorno con il download gratuito e con licenza inclusa quale promozione.

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