Moblin v2 beta

Moblin (http://moblin.org/), la distribuzione sponsorizzata da Intel per i chip atom, sforna una nuova beta, questa volta molto più completa e con un look particolare.

Il torrent, che ha ora una dimensione doppia del precedente, può essere scaricato da:
http://moblin.org/sites/all/files/moblin-netbook-ux-beta-20090518-004.torrent

Ricordo che non è possibile utilizzare Unetbootin con la iso scaricata, dato che si tratta di una copia del sistema e relativo boot loader da copiare byte per byte sul supporto di utilizzo (la pen drive nel nostro caso).
Le istruzioni per creare la pen sono le medesime utlizzate la scorsa volta, solo che ora bisogna sostituire il nome del file con: moblin-netbook-ux-beta-20090518-004.img

Le opzioni di boot sono anologhe alle precedenti e a noi va benissimo la prima scelta:

  • Boot
  • Boot and Install
  • Verify and boot
  • Network Installation
  • Boot from local drive

Dopo 17 secondi appare uno sfondo di desktop e a 35 secondi dal boot, appare la schermata di Moblin.

Qualche secondo dopo appare un errore: una applicazione (l’applet delle prestazioni) è fallita e ci chiede di spedire il report dell’errore (cosa da farsi per permettere agli sviluppatori di porvi rimedio).

Dato che la distribuzione è ora di 660MB questo tempo di boot è molto basso rispetto al minuto o due che ci offrono le altre distribuzioni di pari livello 🙂

La schermata che ci appare non è certo la classica di un desktop tradizionale, ne una in stile Easy di Xandros o Netbook remix. E’ un ibrido: qualcosa di nuovo e di diverso (in ogni caso si appoggia a Gnome).

In alto è presente una barra molto estesa contenente 8 contenitori, l’orologio/data, il mixer audio e lo stato della rete.
Le icone mostrano un effetto grafico di evidenziazione quando il mouse ci passa sopra e la descrizione del contenitore/programma.
In sequenza abbiamo i seguenti contenitori:

  • m_zone
  • status
  • people
  • internet
  • media
  • pasteboard
  • applications
  • zones

Il contenitore scompare se si clicca sulla barra, oppure sul simbolo ^ posto in basso del contenitore, e anche la barra (se il contenitore è aperto) è a scomparsa, lasciando così in primo piano lo sfondo o le appicazioni aperte sotto.

Sullo sfondo del desktop compare poi una scritta che ci invita a spostare il coursore del mouse in alto per far riapparire la toolbar. Si tratta ovviamente di un suggerimento gradito per i neofiti.

Quello che capiamo subito è che Moblin è concepita per essere una distribuzione praticamente sempre attaccata alla rete internet, dato che i vari contenitori sono dei luoghi per accedere velocemente a internet, alle chat e ai social networks in genere (come Last.fm e Twitter).
Ad esempio, il contenitore Status è progettato per poter scrivere il nosto stato e trasmetterlo, mentre il contenitore People ci farà vedere tutte le persone che abbiamo aggiunto.

Ogni applicazione può essere aperta su una zona (da cui il contenitore Zones ci permette di vedere quelle attive): in pratica una zona corrisponde ad un desktop virtuale (il passaggio tra zone avviene in una modalità che ricorda qualche effetto simile a Compiz Fusion) ed è obbligatorio scegliere una zona quando si apre una nuova applicazione se ce n’è un altra aperta.

Da notare comunque che la telecamera non è riconosciuta dal sistema e la lingua disponibile è solo inglese per il sistema.

Le applicazioni presenti (elencate sul contenitore Applications), sono:

  • Favorite applications: media player, web browser, calendar
  • Accessories: Calculator, File browser, Take screenshot, Terminal, Text editor
  • Games: Frozen Bubble, Neverball, Neverputt
  • Internet: Instant messanger, Sync, Web browser
  • Media: Cheese webcam, Media player, PDF viewer, Sound recorder
  • Office: calendar, contacts, tasks
  • Other: web browser (Minefield)
  • Settings: 20 aplicazioni

Quello che si nota nell’utilizzo delle applicazioni è la scarsità di decorazioni delle finestre, con adirrittura solo il pulsante di chiusura, senza quello di ridimensionamento della finestra.

Scarsità che si manifesta con quasi assenza di colori: sembra che le applicazioni siano state ridotte ad utilizzare questo set di colorazione forse per il preciso scopo di far apparire la sostanza che c’è sotto e la semplicità di utilizzo.

Una cosa che non ho trovato, e vi assicuro che ho cercato in ogni angolo, è il metodo per spegnere Moblin. Non c’è nessun pulsante, applicazione, applet o altro che sono riuscito a scovare 🙁  L’unico metodo è quello di premere il tasto di spegnimento, dato che viene spedito un messaggio in broadcast a tutte le applicazioni di spegnimento (e il sistema si chiude).

Indubbiamente Moblin farà parlare di se, perchè l’interfaccia proposta non passa innosservata e se già vengono criticate le soluzioni Netbook Remix (sopratutto da chi è abituato ad usare Windows), figuriamoci con questa soluzione basata sul web e i contenuti 😉

Ad ogni modo, considerando quella che era la filosofia stessa di netbook, ovvero computer facilmente portatile, con ampia autonimia e connesso al web, sicuramente questa interfaccia si avvicina molto a sposare tale paradigma, anche se non so se gli utenti sono pronti per un salto del genere 😉

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