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Linux Mint 6 con Fluxbox

1 Maggio 2009

FluxBox, Linux Mint

mint-64

Linux Mint (http://www.linuxmint.com/) è una distribuzione generica (non adattata per l’eeepc) basata su Ubuntu, ma che focalizza la sua diversità nella personalizzazione dell’interfaccia utente e della semplificazione della configurazione del sistema.
L’ultima versione 6 nominata Felicia si basa sul desktop manager Gnome. Esiste però anche la versione Community Editions che è basata su desktop manager differenti ed è pensate per soddisfare le esigenze di coloro che preferiscono altre alternative a Gnome.
Come tradizione, daremo uno sguardo a tutte le versioni disponibili (Gnome, KDE, Fluxbox, Xfce), partendo da Fluxbox, usando il torrent http://www.linuxmint.com/torrent/LinuxMint-6-Fluxbox.iso.torrent di 613MB

Le opzioni di boot disponibili (dopo aver usato Unetbootin per trasferire l’immagine su pen drive) sono:

  • Default
  • Start Linux Mint Fluxbox Community Edition
  • Start Linux Mint Fluxbox CE in compatibility mode
  • Memory test
  • Boot from local drive

Utilizziamo la seconda opzione. Al via, ci appare un boot semigrafico col logo di LM, un motto (Linux Mint from freedom came elegance) e una barra di avanzamento.
Dopo 1m e 24 secondi, ci appare una schermata di Welcome che ci chiede cosa vogliamo fare con questa sessione di Live CD.
La cosa è indubbiamente un pò insolita, comuque possiamo scegliare (e ci informa che ogni opzione è fattibile ) tra:

  • Full desktop (Require 300MB RAM)
  • Light session (Require 256MB RAM or 128MB & Swap)
  • Installer only (Require 192MB RAM or 128MB & Swap)

Optiamo dunque per la prima opzione: altri 25 secondi e il desktop è pronto.

Il desktop ci appare subito molto spoglio: un unica icona in alto a sinistra per installare la distribuzione e una barra in basso molto sottile (ma in un certo senso molto adatta all’uso sul portatilino). Completa tutto lo sfondo avente il logo con effetto luminescente.

La barra inferiore (estesa per il 90% dello spazio disponibile) contiene a sinistra l’indicatore del desktop viruale attivo e le frecce per cambiare desktop (ce ne sono 4 attivati).
Si completa il tutto a destra con alcune classiche icone di sistema (orologio, calendario, rete, aggiornamenti) .
Manca il tasto start, ma già abbiamo avuto modo di vedere che in Fluxbox il tasto destro del mouse aperto sul vuoto permette di aprire il menu dei programmi, mentre il tasto centrale apre quello relativo ai desktop virtuali.

Notiamo subito che il tema dei menu si differenzia pochissimo da quello dello sfondo, rendendo un pò “spartano” ciò che ci appare (tra l’altro mancano anche delle mini icone sulle applicazioni disponibili).

Comunque, a parziale consolazione, Fluxbox permette di variare molte opzioni del desktop (ad esempio ci sono 28 differenti stili per le finestre e i menu che possono dare un pò più di colorito alle finestre)
Rimane il fatto però che lo spazio occupato da una voce di menù è molto grande, pertanto spesso vi trovate lo schermo riempito da un menu molto gigante, rendendo difficile scegliere un submenu del menu precedente (bisogna premere esc per poter chiudere la selezione corrente del menu).

Scopriamo poi come sia anche utilizzato Xfce4 da parte di Fluxbox, dato che ci sono molti menu relativi alla configurazione del desktop che si basano proprio su Xfce4.

Ci sono invece, molti sfondi desktop disponibili da cui scegliere, anche se la maggior parte usa colori pressochè simili a quello base.

Vediamo i programmi di cui è fornita la distribuzione:

  • Thunar (file manager)
  • Gimp (editor grafico)
  • GPicView (visualizzatore immagini)
  • Fierfox (browser web)
  • Pidgin (chat)
  • Remote Desktop Viewer
  • Transmission (bit torrent)
  • Chestnut dialer
  • Sylpheed (posta elettronica)
  • Wicd Network Manager
  • XChat-GNOME (char irc)
  • Abiword (word processor)
  • Gnumeric Spreadsheet (foglio elettronico)
  • Orage (calendario)
  • Brasero (masterizzatore)
  • Gnome Music Player Client
  • Gnormalize (encoder audio)
  • Mplayer (player multimediale)
  • VLC (Player multimediale)
  • Java 1.6

Tutto sommato quindi, la dotazione software copre tutti gli ambiti di utilizzo per un utente normale. Da segnalare, che gli aggiornamenti della distribuzione sono molto tempestivi: Firefox risulta disponibile per l’installazione all’ultima versione uscita solo alcuni giorni fa.

L’impressione finale è che Fluxbox risulta un pochino scomoda da utilizzare, almeno sullo schermo piccolo del portatilino; inoltre il tema del desktop dovrebbe essere essere digegnato appositamente per occupare meno spazio per non incorrere nei problemi menzionati circa l’usabilità dei menu.
Non ci resta ora che provare le altre versioni…

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