Fedora 11 con KDE

Fedora, la distribuzione Linux open source orientata al desktop e sponsorizzata da Redhat, ha appena sfornato (come da tradizione ogni 6 mesi) la nuova versione 11 del progetto chiamata Leonidas.

Spesso Fedora è accusata di andare contro corrente, proponendo soluzioni ancora sperimentali ma che in realtà rappresenteranno poi il futuro a cui tutti si rivolgeranno.
Pensiamo ad esempio come fosse stata la prima ad inserire ufficialmente KDE 4 quando era appena disponibile la prima versione, ma vi posso assicurare che ci sono state veramente tante scelte in questo senso nel corso degli anni (esempio, il compilatore gcc e librerie ancora in fase di sperimentazione).

Questo può provocare sicuramente qualche difficoltà per l’utente che da una versione all’altra si può trovare software diverso che rimpiazza il precedente. Questa filosofia serve però per dare un contributo allo sviluppo del software, dato che eventuali bachi emergeranno velocemente e saranno perciò corretti in velocità.
Tra l’altro il bug system di Fedora e i forum di aiuto sono veramente ottimi per superare questi porblemi.

Personalmente uso Fedora sul Pc fisso dalla prima versione e attualmente sono fermo alla 8, dato che fino ad ora ho ritenuto KDE 4 ancora non come lo desideravo per il mio utilizzo quotidiano, ma adesso passerò sicuramente alla versione 11.
E’ il caso quindi di provare la versione live anche sull’eeepc, dato che sul fisso opterò per l’installazione del sistema completo da DVD (dato che necessito degli ambienti di sviluppo, virtualizzazione, ecc).

Il torrent da 686MB è disponibile a http://torrent.fedoraproject.org/torrents/Fedora-11-i686-Live-KDE.torrent

Le opzioni di boot disponibili all’avvio (tramite Unetbootin da pen) sono:

  • Default
  • Fedora-11-i686-Live-KDE
  • Verify and Boot Fedora-11-i686-Live-KDE
  • Boot
  • Verify and Boot
  • Memory Test
  • Boot from local drive

Il boot parte subito in una schermata grafica avente solo una forma centrale che pian pianino si riempie, poi compare il logo di Fedora e lo schermo assume la fisionomia quasi definitiva con degli uccelli stilizzati e delle onde sinusoidali; poi, mentre una musica ci accoglie, KDE4.2 prende forma in pochi secondi: il tutto avviene in 1m e 45 secondi dal via (il chè è un tempo abbastanza lungo, considerando che in questa versione il boot veloce è un punto di forza!).

Devo subito dire che tra tutti gli sfondi (sempre in colorazione celeste) di Fedora, questo è quello che sembra il più confusionario e poco riuscito della serie. Ma questi sono gusti personali (eh si, le mongolfiere di Fedora 7 sono indimenticabili…).

Il desktop ci appare nello stile di default di KDE 4, con plasma workplace per le icone (nella parte sinistra in alto) e la barra inferiore con:

  • pulsante start (in modalità kickoff)
  • notificatore di sispositivi
  • desktop virtuali (4 attivi)
  • stato della rete
  • clipboard
  • mixer audio
  • orologio/calendario

La dimensione della barra, una mezza via tra una piccola e una grande, si integra bene con la risoluzione ridotta del portatile, così come il menu in modalità standard, con icone piccole ma visibili.

Non così bene si integrano invece i menu delle applicazioni, perchè con icona e testo attivo, l’area occupata è parecchia e rimane meno spazio per l’applicazione stessa (si può però ovviare andando a lasciare solo lo icone e togliendo il testo).

I widget forniti da KDE4 sono tantissimi, tanto da poter riempiere tutto il desktop e oltre di applicativi.

Le applicazioni fornite in questa live sono pressochè tutte quelle fornite da KDE4:

  • Giochi KDE
  • Gwenview (visualizzatore immagini)
  • Okular (visualizzatore documenti)
  • Akregator (lettore feed)
  • KGet (download manager)
  • KMail (lettore posta)
  • Konqueror (browser web)
  • Konversation (clint IRC)
  • Kopete (chat)
  • KRDC/KRFB (desktop remoto)
  • Dragon (player video)
  • JuK (player audio)
  • K3b (masterizzatore)
  • KsCD (CD player)
  • KOffice (suite office)
  • Dolphin (file manager)
  • programmi configurazione e utility KDE

Forse sorprende l’assenza di Firefox, ma in realtà nella versione DVD sono presenti sia Firefox 3.5 beta, che Thunderbird 3 beta, perchè come da tradizione, si cerca di mettere i programmi più nuovi disponibili.

Tutto sommato la distribuzione sul portatilino si comporta bene, ma attendo di poter provare anche Linux Mint 7 con KDE 4, dato che il comparto di configurazione del sistema sembrava più semplice da utilizzare (in Fedora ci sono tante applicazioni per questo scopo, ma non sono raggruppate come in Mint) 😉

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