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Come chattare in sicurezza

30 Dicembre 2013

Internet

Chattare in sicurezza nelle chat di tipo IRC è possibile utilizzando alcune pratiche accortezza che adesso andremo a vedere. Le chat di tipo IRC, acronimo di Internet Relay Chat, sono della particolari forme di chat che utilizzano un protocollo specifico che consente per l’appunto di chattare in rete. Sappiamo tutti che chattare è la netword che significa “chiacchierare” con sconosciuti o amici su canali che a loro volta possono essere sia pivati che pubblici. Per collegarci a una rete IRC, poi, utilizzeremo dei client, ovvero dei programmi che operano come un portale che ci consente di entrare nella rete rendendo semplici i comandi in linguaggio di programmazione poiché “rivestiti” da una veste grafica che li trasforma in bottoni e quant’altro.

Ora che abbiamo bene o male compreso cosa è una chat IRC e la struttura di base, possiamo affermare che generalmente le chat IRC non sono particolarmente pericolose per la sicurezza del nostro PC: questo è tanto più vero quanto più chattiamo in stanze o canali privati o chiusi, mentre qualche problema maggiore potremmo incontrarlo andando in canali strani o in genere privi di protezioni.

Infatti l’accesso a una rete IRC comporta la condivisione di due informazioni, il nickname e l’indirizzo IP, la seconda delle quali è particolarmente delicata. Infatti malintenzionati potrebbero utilizzare il nostro indirizzo IP per attaccare la sicurezza del nostro computer in 4 modi differenti:

  • attacco “click”: interrompono le conversazioni che stiamo effettuando. Si tratta di un attacco fastidioso ma non dannoso in quanto basta riprendere le conversazioni e il problema è risolto;

  • attacco “flood”: interrompono la connessione al provider “ingolfando” il nostro modem poiché inviano questo così tante informazioni da riuscire a “bloccarlo”. Anche qui siamo alla presenza di un attacco fastidioso ma non dannoso: basta riavviare il modem o attendere il suo riavvio automatico insomma per poi ricollegarsi alla chat;

  • attacco “nuke”: in questo caso a venire compromesso è il nostro PC che verrà forzato a riavviarsi;

  • attacco “smurf”: è un attacco distribuito di tipo Ddos che porta all’oscuramento dell’indirizzo IP che viene attaccato da una sovra-ricezione di dati da tanti indirizzi IP in contemporanea e che può portare alla mancata connessione internet per qualche ora.

Come difendersi da tutto questo? Semplicissimo con un firewall, il quale funzionando esattamente come l’assicurazione per una automobile, ci mantiene indenni dai rischi dovuti alla navigazione internet. Non serve un firewall hardware, non si dovrà quindi investire denaro, ma è più che sufficiente un firewall software il quale esclude, o detto in modo terra terra “ignora”, qualsiasi comunicazione inviata al nostro modem da indirizzi IP che non sono noti e “sicuri” blindando quindi le nostre connessioni e eliminando la maggior parte dei rischi relativi alla sicurezza in chat.

Va ribadito però che le chat non avvengono su connessione criptata e quindi a sua volta “sicura”: è dunque pur sempre possibile che qualcuno “ascolti” le nostre chattate. Non dimentichiamo mai, dunque, che nelle chat non vanno scambiati dati personali o sensibili e in linea di massima non diciamo mai più di quanto avremmo detto a un amico o conoscente conversando in una piazza pubblica.

Questo articolo è un contributo di Chatover30.com

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