Cryptomonete (2)

Coins

Dopo aver visto come per i Bitcoin esistano i minatori e gli utilizzatori veri e propri della moneta virtuale, non ci resta che analizzarne alcune caratteristiche tecniche, ed espandere la visione anche alle altre monete aternative.

Specifiche

Passiamo ora ad analizzare alcune delle caratteristiche tecniche su cui si basa Bitcoin:

  • SHA-256 Algo
  • 21 milioni di BTC massimi
  • Re-target della difficoltà ogni 2016 blocchi (2 settimane)
  • 6 conferme richieste
  • 10 minuti per blocco
  • 50 monete per blocco iniziali, dimezzate ogni 4 anni (adesso sono 25)

Da questo quadro ne traiamo quanto segue: il numero massimo di bitcoin è fissato a priori e sarà raggiunto asintoticamente solo dopo un centinaio d’anni, dato che ogni 4 anni si dimezzano le monete generate e si possono avere frazioni di BTC fino all’ottava cifra deciamale.

La difficoltà (che è il paramentro secondo cui i miner devoto trovare la soluzione al problema ottimale per la catena di transizioni di ogni blocco) viene ritarata ogni due settimane, dato che ogni blocco viene elaborato ogni 10 minuti.

In pratica questo significa che se trasferisco dei soldi, il tempo massimo impiegato a raggiungere la destinazione sarà di 10 minuti, ovvero il tempo per cui un blocco viene elaborato dalla rete. Sicuramente questo tempo non è elevato, ma nemmeno tanto veloce, infatti molte altre monete, come vedremo hanno tempi inferiori.

Le conferme, ovvero 6, sono il numero richiesto perchè la soluzione ottima al problema trovata dal più veloce miner venga riconosciuta valida.  Su questo punto è doveroso mettere un appunto.

Attacco 51%

In linea teorica, Bitcoin soffre di un possibile attacco chiamato 51%. Se ipoteticamente esistesse un super conputer (o un pool di computer coordinati) tali da avere il 51% della potenza di calcolo della rete, questi potrebbero ottenere il controllo della conferma della catena di transazioni che si stranno creando nel blocco. Potrebbero non confermare nessuna richiesta (pur valida) emersa da altri nodi (facendola diventare orfana), o potebbero ritardare l’invio di un nuovo blocco agli altri miner al fine ultimo di accaparrarsi tutti i nuovi coin emessi.

Questa situazione è puramente teorica perchè un singolo individuo dovrebbe possedere un hardware potentissimo per contrastare tutti i nodi attuali in azione, cosa praticamente impossibile. Nuovi tipi di coin virtuali sopperiscono a questo problema (per la serie: una volta che individui un possibile problema, si implementa una soluzione alternativa)

Algoritmo

Bitcoin è stato il capostipite delle monete virtuali, ma oggi ci sono oltre un centinaio di monete virtuali disponibili (dal momento in cui il Bitcoin ha raggiunto i 1000 euro, c’è stato un vero e proprio boom), pertanto prima di vederne qualcuna, conviene analizzare quali algoritmi crittografici vengono utilizzati:

  • SHA-256 Algo: l’algorimo dei Bitcoin. Oggi praticamente minato solo con ASIC.
  • Scrypt: l’algortimo dei Litecoin. Oggi ancora minato con GPU, anche se i primi dispositvi ASIC dovrebbero uscire in questo mese
  • Other: altri algoritmi tipicamente CPU based (come i Primecoin), di cui non esiste una implementazione GPU e quindi nemmeno in ASICs.

Pertanto se oggi volete entrare nel mondo del mining di monete differenti dal BTC, la vostra scelta dovrebbe essere la seguente (per sperare di avere un tornaconto economico in futuro):

  • Se avete un ASIC, adottare una moneta basata su SHA-256
  • Se avete una GPU che supporta opencl, adottare una moneta basata su Scrypt
  • Se avete solo la CPU a disposizione, adottare una moneta che utilizza Other

Ovviamente si possono fare tutte e tre in contemporanea avendo a disposizione tutte e tre le tipologie di hardware.

Alcuni parametri significativi associati a questi algoritmi sono la velocità con cui si calcolano i valori di hash:

  • SHA-256:  solitamente espresso in Mh/sec
  • Scrypt: solitamente espresso in Kh/s
  • other: ognuno ha il suo valore specifico in base all’algoritmo usato

Alcuni esempi per questi valori sono:

  • SHA-256:
    • CPU (quad core/2,4GHZ): 100Kh/sec
    • GPU (HD5750): 150Mh/sec
    • ASIC (+ economico): 335Mh/sec
  • Script
    • GPU (HD5750): 20Kh/sec
  • Other
    • CPU (quad core/2,4GHZ): 22000 PPS, 18 SPS (per i PrimeCoin)

In rete esistono dei mining calculator che dando in pasto i vostri valori divisi tra SHA-256 e Scrypt, in base alla difficoltà attuale della rete, vi può dire quale dovrebbe essere il vostro ammontare di monete che guadagnerete.

Alcuni sono anche più avanzati ed in base al costo della corrente elettriva e al valore attuale della moneta, sono in grado di dirvi se ci guadagnate o meno dal mining.

Mining Calculator
Mining Calculator

Valore

La cosa forse più sorprendente è perchè i BTC dovrebbero avere un valore visto che vengono generati “dal nulla”.  In realtà il protocollo Bitcoin si affida nel far si che un utente riconosciuto (tramite la chiave pubblica) possa usare solo una e una sola volta un tot quantitativo di coin, altrimenti si ci sarebbe una moltiplicazione del denaro dal nulla: se li trasferisce ad altri non ne è più in possesso.

Il meccanismo con cui si generano i coin col miming è un sistema per alimentare la rete in modo prevedibile (le regole sono stabilite a priori) e visto che in futuro ne saranno creati sempre meno, sicuramente aumenteranno le tasse per il trasferimento dei coin per ricompensare chi mantiene attiva la rete.

Riguardo al perchè il BTC abbia invece un valore come noi lo associamo all’Euro, esso è dato dal fatto che può essere usato per comprare merce e servizi, pertanto fa la stessa funzione di una moneta (è la fiducia tra chi usa tale denaro a darne un valore).

Sapere quanto potrà valere una moneta virtuale (tra le centinaia che ci sono) in futuro può essere realmente una scommessa, ed è per questo che c’è una corsa alle nuove monete, in modo da acaparrarsene diverse, mentre per sapere il valore attuale basta consultare qualche sito di trading: http://coinmarketcap.com/

Valore di scambio
Valore di scambio

Considerazioni

Prima di vedere una parte delle alternative possibili ai BTC, è doveroso fare altre considerazioni.

Spesso alcune monete sono create per puro sfizio di programmazione e sono molti i casi in cui la moneta viene poi abbandonata dallo sviluppatore che ne ha perso interesse. Alcune usano solo degli aggiustamenti in qualche parametro rispetto ad altre, pertanto non dovrebbero dare nessun contributo speciale.

In realtà le monete sono poi sorrette dagli utilizzatori, per cui monete lasciate morire dagli sviluppatori sono poi proseguite grazie alla comunità che vi si crea attorno, pertanto è realmente difficile prevederne l’evoluzione.

Tra l’altro ci sono delle monete che adottano il preminig, ovvero una certa percentuale di monete vengono minate dagli sviluppatori (o da una cerchia ristretta di persone) prima del lancio ufficiale, permettendo a questi di accumulare un discreto quantitativo di coin, prima che gli altri possano partecipare (alcune monete hanno avuto anche il 10% di premining, un valore realmente elevato).

Altre hanno un livello di difficoltà bassissimo nei primi giorni, per poi crescere subito a livelli elevati, proprio per permettere a pochi di ottenere grosse quantità di monete.

Ovviamente questo può essere visto come un tentativo di mettersi da parte un potenziale capitale se la moneta dovesse aprezzarsi di valore in futuro e quindi non è una pratica ben vista dai minatori.

Altre monete utilizzano una inflazione programmata per compensare al’aumenta dircolazione di denaro che avviene con la creazione di nuovi coin.

Conclusioni

Rimane ora l’ultima parte, ovvero una analisi delle monete alternative al BTC.

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