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Linux Mint 6 con KDE

8 Maggio 2009

KDE, Linux Mint

mint-64

Dopo Linux Mint con FluxBox, veniamo alla versione equipaggiata con KDE 4.2. Linux Mint è la distribuzione generica basata su Ubuntu ma concepita per agevolare l’utente nella configurazione del sistema.

L’iso in questo caso è veramente grande, superando il GB ed è disponibile al seguente torrent: http://www.linuxmint.com/torrent/LinuxMint-6-KDE.iso.torrent

Le opzioni di boot (da pen drive usando Unetbootin) sono analoghe alla versione con FluxBox:

  • Deafult
  • Start Linux int 6 KDE
  • Start Linux int 6 KDE  compatibility mode
  • Memory test
  • Boot from local drive

Il caricamento è simile a quello di FluxBox (con grafica e barra avanzamento), solo che i loghi, invece che giallo/verde, sono ora in tonalità celeste .
Dopo 1m e 20 secondi inizia ad apparire il caricamento del desktop KDE (in pseudo trasparenza) che si conclude (con la musica di benvenuto) dopo 2m e 30 dalla partenza del boot.
In pratica il solo caricamento del desktop ha richiesto lo stesso tempo del resto del sistema!

Quello che ci appare è però un desktop di un certo effetto, che non passa inosservato. Innanzi tutto la barra inferiore (molto grande, ma questo è lo standard di KDE e andrà ridimensionata per l’uso nell’eeepc) ha un effetto colori che sembra essere in rilievo e dai contorni arrotondati.
La barra è composta dal tasto start e home, mentre sulla destra ci sono moltissimi applet attivi:

  • Show the Plasma Dashboard
  • Appunti
  • Mixer Audio
  • Aggiornamenti (funzionante: ne ha già trovati di disponibili)
  • Batteria/Frequenza cpu
  • Rete
  • Data e ora
  • Cestino

Il punto focale, è comunque il nuovo paradigma con cui si comporta il desktop in KDE 4. Infatti ogni componente è un widget o pannello attivo: ad esempio le icone possono stare nel desktop (come quella di installazione presente) solo all’interno del Desktop Folder, che come si può vedere, occupa il 40% dello schermo nella parte alta sinistra e risulta in primo piano (da cui l’effetto di pseudo trasparenza presente).

Il desktop folder può essere facilmente spostato in giro per lo schermo, semplicemente trascinandolo col mouse per la parte superiore. Avvicinandoci al bordo destro, compare invece un menu nero a scomparsa atto alla configurazione dello stesso.
Se ciò vi sembra scomodo, ricordate che potete mettere un lucchetto sul widget, così non sarà più modificabile (e non compaiono i menu di configurazione) finchè non togliete il lucchetto (col tasto destro sopra il widget).
Per la barra inferiore, il menu a comparsa per la configurazione è locato nella maniglia all’estrema destra: per settare l’altezza della barra, basta posizionarsi su Height e spostare verso il basso la barra: automaticamente tutto si riduce in modo continuo (attenzione a non ridurre troppo: lo schermo diventa nero e si resetta la sessione; questo è di sicuro un baco).
Questo è possibile grazie al fatto che KDE 4 utilizza icone in formato vettoriale (SVG), pertanto possono scalare a qualsiasi dimensione voluta!

Armeggiando con le opzioni, ho attivato in sequenza:

  • Aggiunto un pannello superiore
  • Aggiunto dei widget per i desktop remoti (totalmente assenti nella configurazione base)
  • Rimosso dalla parte inferiore le applicazioni aperte (task manager) e portato nella parte superiore

Rimane da togliere il kickoff ovvero la modalità simil Windows Vista per accedere alle aplicazioni presente dal menu start che trovo odiosa per la lentezza con cui si riesce a trovare il programma che serve.

La cosa è adesso semplicissima: basta selezionare l’opzione “usa il menu classico” facendo tasto destro sul pulsate start.
Quello che rimane un pò poco pratico è l’icona a forma di mano che possiede il puntatore del mouse: risulta essere troppo grande e quindi poco precisa (non si capisce dove sia il punto centrale).

Tutto sommato però con KDE 4.2 riesco a configurare il desktop come lo uso ogni giorno su KDE 3.5, il che può farmi propendere per il passaggio al più presto a KDE 4 anche sul pc fisso!
Da segnalare che i temi presenti, come pure gli sfondi, sono molti e potete cambiare parecchio il look di KDE.

Quanto a performance di KDE 4, la trasparenza è attiva e non si nota nessun rallentamento nello spostare finestre: tutto è fluido e ciò che sta sotto appare in perfetta trasparenza.
Un leggero rallentamento si nota quando si passa da un submenu ad un altro mentre si sceglie le applicazioni: non che la cosa sia evidentissima in ogni caso.

Da segnalare che la distribuzione è configurata in lingua e tastiera inglese, pertanto va settata nel panello della configurazione di sistema.

Vediamo ora alle applicazioni presenti:

  • Okular (visualizzatore documenti)
  • GIMP (editor grafico)
  • Gwenview (visualizzatore immagini)
  • Scribus (impaginatore)
  • XSane (scanner)
  • KTorrent (bittorrent)
  • Krfb/KRDC (desktop remoto)
  • KGet (download manager)
  • Akregator (lettore feed)
  • Guardog (configurazione firewall)
  • Kopete (chat)
  • Konversation (chat irc)
  • Firefox (browser web)
  • Thunderbird (lettore posta)
  • KNode (lettore news)
  • Amarok (lettore audio)
  • K3b (masterizzatore)
  • KsCD (lettore cd)
  • MPlayer (visualizzatore multimediale)
  • JuK (player musicale)
  • Dragon (player video)
  • VLC (player multimediale)
  • OpenOffice (suite office)
  • Kontact (cotatti)
  • KOrganizer (organizzatore)
  • Java 6
  • Dolphin (file manager)
  • Konqueror (browser web)
  • Utility di KDE
  • Kate (editor avanzato)
  • KWrite (editor testo)

L’elenco è effettivamente molto lungo (del resto abbiamo 1G di immagine) e molto completo, coprendo ogni ambito di utilizzo (tranne i giochi che sono totalmente assenti).
Quello che però stupisce è l’elevato numero di applicazioni di KDE dedicato alla configurazione del sistema presenti nel sistema. Di contorno ci sono poi alcune applicazioni specifiche di Mint  (aggiornamento, installazione software).

Questa distribuzione è ottima nonostante i tempi di caricamento molto alti (superiori alla eeebuntu) e KDE 4 è davverò in un altro pianeta quanto a desktop manager!

Nonostante le molte opzioni e la tecnologia utilizzata (icone vettoriali) l’ambiente rimane molto fluido e piacevole da usare 😉

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