La guerra degli smartphone: il bagno di sangue del 2013 (1)

Smartphone

Come ad ogni inizio di anno, Tomi Ahonen (esperto analista) stila la previsione sul successo che otterranno i vari protagonisti dell’industria degli smartphone a fine anno. L’analisi è divisa fra produttori e sistemi operativi.

Iniziamo a vedere la classifica dei produttori in questo sunto tradotto, rispetto all’articolo originale che si trova qui.

Analisi

Tomi ricorda come le sue previsioni negli ultimi 4 anni siano state le migliori effettuate tra tutti gli analisti (le misurazioni vengono effettuate analizzando la differenza tra previsto e ottenuto). Per quest’anno la parola d’ordine è relativa stabilità, perciò cosa aspettare?

Samsung – inizia a spostarsi su Tizen

Samsung l’anno scorso ha strappato il titolo ad Apple nella classifica del miglior produttore, avendo il 31% di market share e vendendo 215 milioni di smartphone (ora la transizione da produrre telefonini a smartphone per Samsung ha superato la soglia del 50%).

Dopo aver visto il Galaxy 4, le vendite di Samsung non si bloccheranno di sicuro (nel 2012 aveva il 41% del mercato Android). Ma questo è l’anno in cui verrà immesso nel mercato Tizen, inizialmente posto sul top della gamma, pertanto è come avere un Galaxy con Meego avanzato. Gli operatori telefonici stanno appoggiando Tizen e lo adotteranno al lancio.

E’ la stessa situazione di Nokia prima di Windows Phone: il dominatore della scena smartphone mentre utilizza il sistema operativo più diffuso, propone sul top della gamma il proprio nuovo sistema. Per Nokia le cose andarono però diversamente addottando Windows e mettendolo come sostituto del precedente senza accoppiarlo in parallelo e per giunta come fascia media (scelta sbagliata, sbagliata, sbagliata…).

Per Samsung si prevede un graduale passaggio da Android a Tizen nei prossimi anni e nel Q4 potrebbe essere tra il 5% e il 10%. Globalmente Samsung dovrebbe mantenere il 30% di market (tra il 25% e il 35%).

Apple – Riuscirà a dividere la linea produttiva (finalmente)?

Gli echi relativi a un possibile iPhone a basso costo stanno crescendo costantemente. Alcune sensazioni attuali dicono che dopo la magia di Steve Jobbs, Apple potrebbe relegarsi solo ad un altro marchio tecnologico, regredendo perchè attualmente è sopravvalutata. Altri pensano che non appena uscirà un altro iGadget, tutto torni alla normalità.

La crescita dell‘iPhone è stata anemica dal 2009: dal 14% al 16%, 19% e 20% (ovvero appena superiore alla crescita del settore). Considerando tutto il settore tecnologico Apple ha il 12% di market share e il restante 88% è dato da dispositivi che costano fino a 30 volte in meno dell’iPhone.

Se Apple vuole rimanere al secondo posto e non essere superata da qualche costruttore cinese, deve pensare ad immettere nel mercato un dispositivo a basso costo per il settore dei mercati emergenti e che costi almeno la metà di un iPhone 5.

Tomi pensa che di sicuro Apple rilascerà due o forse più modelli di iPhone in contemporanea, uno dei quali fatto con materiali più economici come la plastica per ridurre i costi. Alcuni pensano che l’iPhone 5X possa essere rilasciato per Natale, altri che già a Giugno sarà disponibile. Questo sarebbe salutare per Apple.

Se Apple farà un solo modello, allora faticherà a mantenere il 20% a fine anno (con un range tra il 15% e il 25%), mentre un secondo modello economico potrebbe far salire il market share tra il 25% e il 30%.

HUAWEI – di più di più di più

Quindi i rivali cinesi affamati. Il primo, Huawei.

Huawei è diventata l’anno scorso il terzo maggior costruttore avendo il 10% nel Q4 del 2012. Huawei punta ai mercati Africani e Asiatici in cui ci sono 3,6 miliardi di persone. Mentre in Cina il passaggio da telefonini a smartphone ha raggiunto il 40%, in India e Africa è appena agli inizi.

Dato che Huawei ha una catalogo ampio di dispositivi a basso costo, può raggiungere il 15% (12% – 17%) e se Apple non farà un dispositivo a basso costo, Huawei la supererà in classifica.

ZTE, LENOVO, COOLPAD – Crescita crescita crescita

Onestamente non ci sono differenze tra questi costruttori Cinesi. ZTE ha il 5% di market Share, Lenovo è entrata nei primi 10 a scapito di Motorola e Coolpad entrerà nei primi 10 a scapito di Nokia probabilmente nel Q1 2013.

Di Lenovo si vocifera che possa acquistare Blackberry o anche Nokia, potendo quindi estendersi al ramo enterprise. Ma potrebbe anche prendersi HTC, e beneficiare del fatto che HTC ha Android. Con Blackberry e Nokia potrebbe quindi proporre un nuovo sistema operativo oltre Android (nel caso di Nokia sarebbe Meego).

Così ZTE crescerà tra il 7% e 8%, Lenovo al 5% e Coolpad al 3% – 4%.

BLACKBERRY – luce alla fine del tunnel (o è un treno che arriva?)

Il 2012 è stato un anno orribile per Blackberry e potrebbero recuperare quest’anno. il BB10 non è però il salvatore che riporterà il 20% di market share, ma è buono abbastanza per invertire la rotta. A fine anno sarà poco più del Q4 del 2012: circa il 4%, questo perchè è difficile recuperare nell’ambiente enterprise perso lo scorso anno.

SONY – la più grande crescita quest’anno

L’anno scorso Sony è stato il terzo più grande costruttore e il suo CEO sta pensando solo a cose giuste. Sony sarà capace di offrire un veloce e competitivo Android a basso costo e contestualmente un prodotto top della gamma.

Anche Sony potrebbe acquistare Nokia, Blackberry o HTC, in ogni caso dovrebbe piazzarsi al 4° posto con un market share del 6% – 8%

NOKIA – partita persa

Nokia è morta. Ha venduto il 5% di smartphone nel 2012 solo perchè la sua caduta è stata veloce e nel Q1 era superiore al 5% andando al 3% nel Q4.

Nokia ha celebrato il ritorno al profitto nel Q4 solo per fumo e specchi: era in perdità, solo con la vendita del quartier generale che è stato totalmente attribuito al ramo smartphone ha segnato positivo. Anche se i telefonini a basso costo portano profitto, gli smartphone portano il 20% di perdita per ogni Lumia venduto.

Non è la strada per fare guadagni. Così Nokia è passata dal 29% al 3% nel momento in cui si è passati alla strategia con Windows Phone. La serie Lumia è spettacolarmente indesiderabile, il canale di vendita la odia e non sta generando vendite.

La serie Lumia sembra progettata per essere odiata dai fedeli possessori di smartphone Nokia in modo che i tassi di restituzione del Lumia sono astronomici e la fedeltà è finita “nel gabinetto”. Un studio recente di Bernstein ha evidenziato che 2 clienti su 3 di un Windows Phone hanno dichiarato che il prossimo telefono sia tutto fuorchè un altro Windows Phone. Tutto questo dopo che 17 persone su 20 che utilizzavano Nokia hanno cambiato marca.

Così su 20 clienti, 17 sono migrati ad altro e dei 3 che hanno preso i Lumia, due sono così disgustati da non volerne altri.

Se solo 1 cliente su 20 sceglie Windows Phone questo significa che la strategia è morta. Se si pensa che il Lumia 920 è la risposta, basterebbe leggere le recensione orribili che ci sono nei magazine Finlandesi per ricredersi.

Il Samsung Galaxy S4 ha una fotocamera da 13MPixel, ben 3 anni dopo che il Nokia N8 ne aveva una da 12MPixel. Adesso Nokia ha la tecnologia Pureview che surclassa tutti i concorrenti messa nel Symbyan 808. I clienti Nokia chiedono di avere telecamere potenti, ma sui Lumia è stata messa una semplice 8MPixel, creando altri malumori.

I clienti Nokia chiedono di avere tastiere QWERTY (cosa che Nokia ha creato), ma nessun modello Lumia la possiede, facendo migrare ad altre piattaforme anche questi clienti.

Quanto rimane a Nokia? Tomy già a metà del 2012 prevedeva che sarebbe stata messa in vendita in un qualunque momento da adesso in poi e la sua opinione non è variata.

Chiunque la acquisti non è interessato a tutta Nokia, ma solo ad alcune parti, come i brevetti e sicuramente non alla divisione Networking che sarebbe poi rivenduta.

Chi sarebbero i compratori? Eccoli: Sony, Lenovo, Samsung, LG, Google, Apple, Microsoft, Intel, Panasonic, Sharp e ZTE.

Microsoft vorrebbe solo la divisione della serie Lumia di Nokia per far vivere l’ecosistema Windows Phone, mentre tutti gli altri metterebbero fine a tale follia.

La divisione network interesserebbe a  Ericsson, Alcatel-Lucent, Cisco e SAP, mentre possibili altri compratori potrebbero essere Dell, HP, Acer, Asus, Toshiba, Pantech, Coolpad e HTC.

Se supponiamo che Nokia non sia venduta e Elop rimanga in carica, dove finirebbe? Purtroppo tra l’1 e il 3% attuale finendo dopo la 10° posizione.

HTC – un altra partita persa?

Perchè HTC è così in brutte acque? Ha avuto contrazioni in ogni quadrimestre ed è passata dal 12% al 3% attuale. Ma è ancora con margini di profitto, quindi ha una chance per salvarsi e arrivare tra il 2% e il 3%. Ma è più probabile che sarà venduta durante l’anno.

LG – sul treno del ritorno

LG è ora in via di guarigione dopo aver abbandonato la disavventura con Microsoft e aver abbracciato Android. Sono di nuovo in crescita (e forse coi display 3D possono migliorare ulteriormente) e possono arrivare tra il 4% e il 6%.

Conclusioni

Abbiamo appena concluso l’analisi delle previsioni per i costruttori di smartphone, mentre nella prossima parte analizzeremo ciò che viene predetto da Tomy per i sistemi operativi.

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