RSS

GIMP: come usare i livelli per riprodurre il risultato delle immagini interlacciate

27 Giugno 2010

Varie

gimp-64

Uno dei programmi che mi assicuro siano sempre presenti nel netbook qualunque distribuzione stia usando è GIMP. GIMP è un programma di fotoritocco che permette di ottenere pressoché ogni tipo di lavoro potete pensare di attuare su di una immagine.

Per chi non lo conosce oggi vedremo una sua caratteristica fondamentale: i livelli. I livelli hanno un menù tutto loro, ma conviene avere sempre l’editor dei livelli aperto nella parte inferiore del pannello strumenti.

Una immagine può essere composta da più strati, uno sopra l’altro, di cui quello più in alto è quello da cui noi guardiamo l’immagine: se l’immagine superiore ha degli elementi trasparenti, quello che sta sotto diventa visibile. Agendo sui vari livelli e sulla modalità con cui sono sovrapposti (normale, dissolvenza, moltiplicatore, ecc.) potremo ottenere effetti diversi.

Per vedere un esempio concreto, vediamo come ottenere la foto che rappresenta ciò che si vede realmente da una immagine interlacciata. L’interlacciamento era una tecnica molto in voga negli anni 80 quanto i monitor e le TV erano a tubo catodico e consiste nel disegnare prima le righe pari, poi le righe dispari di una immagine che cambia nel tempo.

Anche nel Commodore 64 tale tecnica veniva simulata programmando opportunamente il chip video per mostrare due immagine lievemente differenti (e in più sfasate di un pixel) l’una dall’altra: quello che si otteneva era di avere più colori e una risoluzione maggiore (“pixel più piccoli”). O meglio questo è quello che l’occhio percepiva nel vedere queste immagini susseguirsi una dopo l’altra.

L’interlacciamento sulle TV non è sempre perfetto, perchè possono esserci degli sfarfalli che minano un pò l’effetto globale, anche se operando opportunamente con le tonalità di colore utilizzate, questo può essere reso meno evidente.

Ma torniamo a GIMP: procuriamoci qualche bella immagine interlacciata eseguita dall’autore Leon su cui sperimentare: http://noname.c64.org/csdb/scener/?id=1373

Con un emulatore di C64, eseguiamo il programma, poi riduciamo la velocità di emulazione al minimo, in modo da poter prendere le due singole immagini distinte (che salviamo come 1.png e 2.png).

Come potete vedere le due immagini sono quasi uguali e globalmente sono molto povere, dato che i pixel sono sgranati e i colori pochi (è la modalità multicolore del Commodore).

Ora carichiamo le due immagini su GIMP, poi posizioniamoci sulla prima e andiamo sui livelli ed eseguiamo:

  • Rinomino il livello sfondo con 1.png
  • Creo un nuovo livello che chiamo 2.png di tipo trasparente
  • Mi sposto sul file dell’immagine 2, eseguo Modifica Copia
  • Torno sulla immagine 1, mi assicuro di essere sopra il livello nuovo creato ed eseguo Modifica Incolla e poi Ancora Livello Flottante
  • Riduco l’opacità del livello dell’immagine 2 al 50%, così metà dell’immagine sottostante si mescola a quella sovrastante
  • Salvo il risultato perchè è ciò che volevamo ottenere

Come possiamo vedere, il risultato è nettamente migliore: pixel più definiti e molte più tonalità di colore.

No comments yet.

Leave a Reply